Il 1991 ha segnato il quarto e ultimo tentativo dell’architetto bergamasco Claudio Torri di partecipare alla Paris-Dakar con la Severe, da lui stesso progettata. Il telaio era costituito da un grosso trave di alluminio con due piastroni triangolari nella zona del fulcro del forcellone, e la culla inferiore che fungeva anche da serbatoio dell’acqua.
Sulla ciclistica realizzata dalla VRP Torri era stato montato un propulsore Moto Guzzi identico a quello del modello SP, ma con l’alimentazione ad iniezione elettronica (invece che a carburatori), i cilindri rovesciati con gli scarichi all’indietro e la trasmissione finale a catena; peso complessivo di 207 kg, molto meno delle moto ufficiali.
La spedizione non ha avuto fortuna, anche a causa della mancanza di un’adeguata messa a punto soprattutto dell’iniezione (presa da una California senza alcuna modifica della mappatura).
L’anno successivo la Severe ha subito sostanziali modifiche: più leggera con il motore da 750 cc, ha preso parte al raid Parigi-Mosca-Pechino del 1992, senza comunque raggiungere il traguardo finale.