La Daytona venne progettata per sfruttare commercialmente i successi agonistici ottenuti negli Stati Uniti dal preparatore John Wittner, ex dentista che successivamente divenne noto agli appassionati come Dr. John.

De Tomaso in persona gli affidò in toto lo sviluppo del bicilindrico a V in versione a quattro valvole per cilindro, un motore progettato dall’ingegner Umberto Todero ma mai sviluppato per la mancanza di fondi e di una strategia industriale del gruppo.

Il preparatore americano costruì un nuovo telaio, sostituendo la doppia culla delle serie Le Mans con un monotrave a sezione rettangolare che attraversava obliquamente lo spazio in mezzo alla V dei cilindri ed era collegata al forcellone a doppio braccio con un singolo ammortizzatore.

La carenatura integrale, sviluppata nella galleria del vento, era facilmente smontabile per consentire un accesso agevole alla meccanica.

Motore bicilindrico a V di 90°, quattro tempi
Cilindrata 992 cm³
Alesaggio 90 mm
Corsa 78 mm
Potenza 92 CV a 7400 giri/min
Rapporto di compressione 10:1
Frizione a due dischi a secco
Cambio a cinque velocità con comando a pedale
Trasmissione primaria a ingranaggi elicoidali, secondaria ad albero
Telaio monotrave a sezione rettangolare con motore semiportante
Passo 1440 mm
Sospensione anteriore forcella teleidraulica regolabile Marzocchi
Sospensione posteriore forcellone a sezione rettangolare variabile con monoammortizzatore Marzocchi
Pneumatici anteriore 120/70 ZR-17″, posteriore 160/60 ZR-18″
Freni anteriore a doppio disco flottante, posteriore a disco semplice fisso
Peso 205 kg
Velocità massima 245 km/h
Capacità serbatoio 22,5 litri