Il progetto di un motore bicilindrico a V fu sviluppato alla fine degli anni ’50 per applicazioni militari o automobilistiche dall’ingegner Giulio Cesare Carcano, che si avvalse della collaborazione del suo team di fiducia guidato da Umberto Todero.
La richiesta della Polizia di avere un veicolo polivalente in grado di sostituire il Falcone, portò alla nascita del modello militare solo nel 1963.
Il modello civile fu invece commercializzato a partire dal 1967: dopo l’uscita dall’azienda di Carcano, lo sviluppo venne seguito da Todero e dal nuovo acquisto aziendale, Lino Tonti.
La prima versione della V7 era dotata di un motore da 700 cm³: si trattava di una classica moto da strada priva di orpelli particolari se non di un paracilindri cromato, ancora priva degli indicatori di direzione e di protezioni aerodinamiche.
La lunga sella permetteva comodamente il viaggio in due persone, infatti fu molto apprezzata anche come moto da turismo, vista anche la buona velocità di crociera raggiungibile.
Dopo due anni venne sostituita dalla V7 Special con motore maggiorato a 757 cm³ e diversi aggiornamenti meccanici e estetici.
Motore | bicilindrico a V di 90°, quattro tempi |
Cilindrata | 703,7 cm³ |
Alesaggio | 80 mm |
Corsa | 70 mm |
Potenza | 40 CV a 5000 giri/min |
Rapporto di compressione | 9:1 |
Frizione | a due dischi a secco |
Cambio | sempre in presa a quattro rapporti con comando a pedale |
Trasmissione | primaria a ingranaggi, secondaria ad albero |
Telaio | a doppia culla in tubi |
Passo | 1445 mm |
Sospensione anteriore | forcella teleidraulica |
Sospensione posteriore | forcellone oscillante con ammortizzatori teleidraulici |
Pneumatici | 4.00-18″ |
Freni | a espansione: anteriore manuale a doppia camma e posteriore a pedale |
Peso | 230 kg |
Velocità massima | 164 km/h |
Capacità serbatoio | 20 litri |