A partire dal 1953 la Moto Guzzi decise di partecipare alle competizioni della classe 350, inizialmente maggiorando il motore monoalbero del Gambalunghino (con la vittoria del mondiale piloti e costruttori nello stesso anno dell’esordio), poi – nel 1954 – sviluppando un nuovo monocilindrico orizzontale con distribuzione bialbero a coppie coniche e cambio in blocco a cinque rapporti con accensione a spinterogeno (a magnete sugli ultimi modelli).
L’adozione di carenature progettate grazie al tunnel aerodinamico, l’utilizzo di acciai speciali e leghe ultraleggere per contenere il peso complessivo e facilitare notevolmente la guida, portarono al uno dei modelli da competizione più vincenti nella storia della casa di Mandello, con il quale si aggiudicò cinque mondiali fino al 1957, anno del ritiro dalle gare.
Motore | monocilindrico orizzontale, quattro tempi |
Cilindrata | 349,2 cm³ |
Alesaggio | 80 mm |
Corsa | 69,5 mm |
Potenza | 35 CV a 7800 giri/min |
Rapporto di compressione | 9,4:1 |
Frizione | multidisco in bagno d’olio |
Cambio | a cinque velocità con comando a pedale |
Trasmissione | primaria a ingranaggi cilindrici, secondaria a catena |
Telaio | a traliccio in tubi |
Passo | 1470 mm |
Sospensione anteriore | forcella a bracci oscillanti con ammortizzatori idraulici |
Sospensione posteriore | forcellone oscillante con ammortizzatori teleidraulici |
Pneumatici | anteriore 2.75-19″, posteriore 3.00-19″ |
Freni | a espansione: anteriore manuale a quattro ganasce, posteriore a pedale |
Peso | 127 kg |
Velocità massima | 220 km/h |
Capacità serbatoio | 20 litri |