Questo modello da competizione si differenziava in modo netto dagli schemi tecnici tradizionali della Moto Guzzi: era stata stata infatti progettata da Carlo Gianini di Roma (progettista della Gilera “Rondine”) per sostituire la 500 bicilindrica a V di 120°, superare un certo immobilismo degli uffici tecnici di Mandello e, soprattutto, per contrastare la Gilera quattro cilindri sui circuiti veloci.
Aveva un motore ad asse longitudinale con trasmissione ad albero, montato su un telaio a doppia culla aperta in acciaio, con forcellone cortissimo.
Fece il suo debutto in gara a Siracusa nel 1953 con una delle prime carenature a becco d’uccello; successivamente il telaio venne dotato di carenatura a campana.
Potente ma difficile da guidare, riuscì ad ottenere unicamente due vittorie: Hockenheim in Germania nel 1953 e Mettet in Belgio nel 1954. Alla fine dello stesso anno, venne accantonata.
Motore | quattro cilindri in linea, quattro tempi |
Cilindrata | 492,3 cm³ |
Alesaggio | 56 mm |
Corsa | 50 mm |
Potenza | 54 CV a 9000 giri/min |
Rapporto di compressione | 11:1 |
Frizione | multidisco in bagno d’olio |
Cambio | sempre in presa a quattro rapporti con comando a pedale |
Trasmissione | primaria a ingranaggi cilindrici, secondaria a catena |
Telaio | a traliccio in tubi |
Passo | 1400 mm |
Sospensione anteriore | forcella a bracci oscillanti con ammortizzatori idraulici |
Sospensione posteriore | forcellone oscillante con ammortizzatori teleidraulici |
Pneumatici | anteriore 3.00-19″, posteriore 3.25-18″ |
Freni | a espansione: anteriore manuale a quattro ganasce, posteriore a pedale |
Peso | 145 kg |
Velocità massima | 230 km/h |
Capacità serbatoio | 28 litri |