La Motoleggera 65 con cilindrata maggiorata a 73 cm³ e assetto aerodinamico costituito da carenatura e schermatura delle ruote, fu impiegata in varie competizioni e tentativi di record.

Durante la guida, il pilota assumeva la posizione cosiddetta “a ranocchio”, appoggiando le ginocchia sui supporti posizionati sul carter a copertura della catena di trasmissione e i piedi appoggiati ai predellini fissati alla parte posteriore del telaio.

Nel 1948, in Svizzera, sulla strada Charrat-Saxon, il motoveicolo conseguì primati importanti sul chilometro e sul miglio; e nello stesso anno, altri 19 record furono segnati a Monza, nell’autodromo della città lombarda.