Il Dondolino venne introdotto nel 1946 come evoluzione del Condor, rispetto al quale aveva una compressione maggiorata, l’albero a camme ridisegnato, i bilancieri su aghi, carburatore da 35 mm.
La sospensione posteriore fu ridotta ad una sola molla con contromolla: piuttosto morbida, causava un certo beccheggio alle alte velocità (da cui il nome del modello).
Fu la moto da 500 cc più diffusa tra i corridori privati del dopoguerra, insieme alla “Saturno” della Gilera.
Motore | monocilindrico orizzontale, quattro tempi |
Cilindrata | 498,4 cm³ |
Alesaggio | 88 mm |
Corsa | 82 mm |
Potenza | 33 CV a 5500 giri/min |
Rapporto di compressione | 8,5:1 |
Frizione | multidisco in bagno d’olio |
Cambio | sempre in presa a quattro rapporti con comando a pedale |
Trasmissione | primaria a ingranaggi, secondaria a catena |
Telaio | a doppia culla in tubi e lamiera |
Passo | 1470 mm |
Sospensione anteriore | forcella a parallelogramma con ammortizzatori a frizione |
Sospensione posteriore | forcellone oscillante con ammortizzatori a frizione |
Pneumatici | anteriore 2.75-21″, posteriore 3.00-21″ |
Freni | a espansione: anteriore manuale, posteriore a pedale |
Peso | 128 kg |
Velocità massima | 170 km/h |
Capacità serbatoio | 19 litri |