La sfida alla supremazia della Moto Guzzi nella classe 250 portò le altre case motociclistiche ad introdurre nelle competizioni motori sovralimentati: fu così che anche la casa di Mandello decise di applicare un compressore Cozette al collaudato monocilindrico monoalbero.
La 250 compressore fece il suo debutto nel 1938 con Nello Pagani, e cominciò da subito a macinare primati: in quello stesso 1938 se ne aggiudicò undici sulla pista di Monza, attestandosi a diciotto in totale alla fine dell’anno, per proseguire anche nel 1939 con sedici record.
Negli anni successivi i primati non si arrestarono: nel solo 1952 Gino Cavanna ne stabilì ben diciotto in sella a questo potente propulsore.
Motore | monocilindrico orizzontale, quattro tempi |
Cilindrata | 246,8 cm³ |
Alesaggio | 68 mm |
Corsa | 68 mm |
Potenza | 48 CV a 7800 giri/min |
Rapporto di compressione | 8,5:1 |
Frizione | multidisco in bagno d’olio |
Cambio | sempre in presa a quattro rapporti con comando a pedale |
Trasmissione | primaria a ingranaggi elicoidali, secondaria a catena |
Telaio | a doppia culla in tubi e lamiera |
Passo | 1430 mm |
Sospensione anteriore | forcella a parallelogramma con ammortizzatori a frizione |
Sospensione posteriore | forcellone oscillante con ammortizzatori a frizione |
Pneumatici | anteriore 2.75-21″, posteriore 3.00-21″ |
Freni | a espansione: anteriore manuale, posteriore a pedale |
Peso | 130 kg |
Velocità massima | 215 km/h |
Capacità serbatoio |