Carlo Guzzi progettò questa elegante gran turismo a tre cilindri orizzontali nel 1932: il telaio, in due parti imbullonate tra loro, era dotato di sospensione posteriore; aveva l’accensione a spinterogeno e un solo carburatore. Era forse troppo avanti per l’epoca: ne venne costruito solo qualche esemplare di preserie, con alcune varianti, e dopo un anno ne fu sospesa la produzione.
L’unico esemplare rimasto è custodito nel museo della Moto Guzzi.
Motore | tre cilindri in linea fronte marcia, quattro tempi |
Cilindrata | 494,8 cm³ |
Alesaggio | 56 mm |
Corsa | 67 mm |
Potenza | 25 CV a 5500 giri/min |
Rapporto di compressione | 4,9:1 |
Frizione | multidisco in bagno d’olio |
Cambio | a tre rapporti con comando manuale |
Trasmissione | primaria a ingranaggi, secondaria a catena |
Telaio | a doppia culla in tubi e lamiera |
Passo | 1440 mm |
Sospensione anteriore | forcella a parallelogramma con ammortizzatori a frizione |
Sospensione posteriore | forcellone oscillante con ammortizzatori a frizione |
Pneumatici | 3.25-19″ |
Freni | a espansione: anteriore manuale, posteriore a pedale |
Peso | 160 kg |
Velocità massima | 130 km/h |
Capacità serbatoio | 11,5 litri |