Ho avuto il piacere di montare un kit Moto Guzzi prodotto dalla Protar, fondata da Tarquinio Provini agli inizi degli anni Sessanta tra Piacenza e Bologna.
Nato a Roveleto di Cadeo nel 1933, Provini vinse due campionati del mondo – con la Mondial nel 1957 (classe 125) e con l’MV nel 1958 (classe 250) – e fondò l’azienda già nel 1962, all’apice della carriera sportiva, per produrre (prima al mondo) scatole di montaggio di modelli in miniatura delle motociclette che dominavano i circuiti di tutto il mondo.
Per le conseguenze di un grave incidente alle prove del Tourist Trophy del 1966, fu costretto ad abbandonare l’agonismo e si dedicò a tempo pieno alla Protar, che in pochi anni diventerà leader nel settore modellismo, e poi all’Officina Provini per la realizzazione degli stampi.
La scala prescelta fu 1:9, che divenne uno dei segni distintivi del marchio; altra caratteristica che sarebbe rimasta costante negli anni era la colorazione dei pezzi, che consentiva agli appassionati di concentrarsi soltanto sul montaggio dei modelli; le decals di numeri e marchi erano trasferibili, molto fedeli ma anche molto problematici da fissare in modo corretto (le decals ad acqua non arrivarono prima degli anni ’80).
La Moto Guzzi 500 8 Cilindri del 1957 entrò in catalogo dal 1965 (mod. 105): si tratta del kit che ho trovato su eBay. Un pezzo di storia del motociclismo e del modellismo.
Il livello di dettaglio rimane ancora oggi sorprendente, considerato che, dopo il ritiro in blocco dei costruttori italiani al termine del 1957, si trattava di una moto praticamente scomparsa, con poche immagini e sempre in versione carenata: senza CAD e senza la documentazione disponibile oggi, la fedeltà di riproduzione raggiunta dalla Protar è comunque estrema.
Negli anni sono comparsi nei cataloghi altri modelli Moto Guzzi, annunciati ma mai entrati in produzione: la Bicilindrica 500, la Tre cilindri sovralimentata d’anteguerra, e la 350 monocilindrica carenata di Bill Lomas.
Dagli anni Settanta la produzione di kit fu estesa anche alle automobili.
L’azienda e i relativi stampi sono stati acquisiti dalla Italeri dal 2002.