Jimi Hendrix al cinema in occasione dell’anniversario dei suoi (mancati) 70 anni, in uno dei suoi concerti più celebrati, quello avvenuto all’alba del 19 agosto 1969 al Festival di Woodstock. Un documento raccolto durante il concerto che più di ogni altro ha segnato l’immaginario di un’intera generazione, con lavoro di restauro effettuato sul master audio che finalmente può essere apprezzato in audio surround 5.1 di qualità superiore.
Una parte del pubblico se n’era già andata, stremata da quei tre giorni di pace, amore e musica; i prati della fattoria di Max Yasgur, che il giorno prima avevano ospitato circa 500.000 persone, erano ormai ridotti ad un mare di fango e rifiuti. Nella performance Hendrix introdusse per la prima volta la sua nuova band, Gypsy Suns and Rainbows, e approntò una scaletta che conteneva versione straordinarie di alcuni suoi grandi classici come “Voodoo child”, “Fire”, “Purple Haze” e “Foxy Lady”, così come una drammatica e spettacolare reinterpretazione per sola chitarra dell’inno nazionale statunitense, “Star Spangled Banner”.
Questa esibizione di chiusura è diventata il simbolo della forza visionaria di Hendrix che aveva insistito per essere l’ultimo ad esibirsi al festival.
La strada che porta Hendrix a Woodstock è ripercorsa poco alla volta attraverso l’uso di materiale inedito e interviste a diversi componenti della band come Billy Cox e Mitch Mitchell, all’ingegnere del suono Eddie Kramer e all’organizzatore del Festival di Woodstock Michael Lang.
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