Un racconto per musica, canto e immagini per capire la società contemporanea, con il dilagare dell’odio in Internet, i cori negli stadi contro i giocatori neri, il risveglio del demone antisemita, le spedizioni squadristiche contro gli omosessuali, i pestaggi dei disabili, gli omicidi di clochard – per citare solo alcuni esempi – e, contemporaneamente, l’ingresso alla Casa Bianca del primo presidente nero. In un momento di confusione e incertezza su alcuni dei valori più importanti per l’uomo, Gian Antonio Stella, con la musica di Gualtiero Bertelli, uno dei più noti dei cantautori italiani, ricostruisce un inquietante quadro d’insieme di ieri e di oggi del rapporto fra noi e gli altri.
Un po’ frammentario, l’assenza di un attore (Stella è bravo, ma ha un taglio ovviamente “giornalistico”) capace di emozionare si sente.