Google traccia e registra i movimenti degli utenti sulla rete: conoscere gli interessi, le pagine visitate, il contenuto o i destinatari delle e-mail è infatti il modo migliore per offrire una pubblicità personalizzata, più efficace perché pertinente e corrispondente ai gusti dei navigatori (quella che viene appunto definita profilazione). Le modalità e le procedure di tutela della privacy da parte di Google sono, del resto, indicate in maniera chiara da parte dell’azienda.
L’inchiesta di Repubblica.it conferma che otto utenti di Internet italiani su dieci sono finiti nei database di Google e che la mole di informazioni raccolta viene conservata per un anno e mezzo.
Il tracciamento può essere interrotto con il cosiddetto opt-out: attraverso il plug-in disponibile per i principali browser, è possibile disattivare in modo permanente il cookie DoubleClick e mantenere l’impostazione di disattivazione nel browser anche nel caso in cui dovessero essere cancellati tutti i cookie.
Non solo: utilizzando lo strumento creato dalla Network Advertising Initiative, è possibile procedere alla disattivazione contestuale dei i cookie di più reti e server di annunci. In questo caso, però, il tool lavora con un cookie specifico: se il computer è nuovo, oppure se i cookie sono stati cancellati, risulta necessario effettuare nuovamente la sequenza di opt-out.