La rassegna romagnola da sempre ha accompagnato la storia del teatro di ricerca in Italia: Santarcangelo è stata la prima città nel nostro paese a creare un festival di teatro.
Per questa edizione la direttrice artistica, Chiara Guidi (della Socìetas Raffaello Sanzio), ha pensato proprio di ritornare con la mente a quella prima stagione del 1971 quando la rassegna si intitolava “Festival internazionale del teatro in piazza”, la città in tutta la sua interezza è diventata palcoscenico della rassegna.
Dilata interiòra, Teatrino della Collegiata: pratica del buio
Questo buio effettivo supererà il buio oculare che solo per i primi minuti abita l’occhio e imporrà una condizione d’isolamento, sin dalla preparazione del luogo. L’isolamento dalla luce costringerà la midriasi spontanea, la dilatazione del diaframma pupillare sino al suo punto estremo; inutilmente i bastoncelli non si potranno attivare, non troveranno la luce necessaria. La rodopsina si produrrà a vuoto, indurrà la totale vulnerabilità del sistema visivo e lo cortocircuiterà, impossibilitando il cervello a elaborare le informazioni luminose assenti. Inoltre incontrerà la notte, che fa virare i corpi e le loro percezioni, e non sarà certo un male se qualche visitatore si addormenterà. Dilata interiòra sarà il punto cieco di questo paese, i visitatori potranno accedervi per un tempo a loro discrezione.
Usciranno dalla stessa entrata, attraversando le tende e seguendo l’unica informazione luminosa dello spazio, che indicherà l’uscita.